Un tema sempre controverso quello della sicurezza sul luogo di lavoro, di cruciale e unanime importanza nella teoria, ma ignorato troppo spesso nella sua applicazione nella realtà. Per questa ragione è fondamentale tenere accesa la fiamma del dialogo, così da non far scivolare giù dei dati numerici fini a se stessi che raramente identificano i lavoratori e ne esprimono il vero disagio.
Un anno singolare
Il 2020 si è presentato come una particolare eccezione nella vita lavorativa di tutti, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro. Ci siamo trovati ad affrontare una malattia infettiva sconosciuta, totalmente impreparati e colti alla sprovvista per qualsiasi piano o strategia aziendale si volesse intraprendere. L’introduzione dell’emergenza pandemica all’interno dei protocolli di sicurezza è stata senz’altro la componente protagonista che dal primo lockdown nazionale del 9 marzo ha scalzato e rimescolato i dati degli infortuni sul luogo di lavoro.
2019 vs 2020
Comparando la situazione del 2020 con quella del 2019 le differenze sono da subito notevoli. Considerando i primi mesi di fermo nazionale e i successivi mesi di contenimento in zone dai livelli di criticità variabile, troviamo un drastico calo delle denunce di infortuni, molto forte nella prima parte dell’anno e più stabile, benché consistente, nella seconda.
In totale, nei primi 10 mesi del 2020 si è registrato un calo di denunce del 21%, con un considerevole picco nel mese di maggio, che presenta un numero praticamente dimezzato rispetto allo stesso mese del 2019. Al livello nazionale il decremento si suddivide in infortuni in occasione del lavoro (-18,2%) e in itinere (-37,2%), i quali rappresentano precisamente l’impossibilità di spostarsi e di percorrere i tragitti quotidiani dalla propria abitazione al luogo di lavoro e viceversa.
Cosa è cambiato nei vari settori
Mentre i cali di denunce si riferiscono principalmente ai settori dell’industria e servizi (-13%), dell’agricoltura (-19,7%) e del conto Stato (-61,3%), il settore sanitario si distingue per un forte incremento di denunce, di cui due terzi da attribuire al contagio da Covid-19. Durante il mese di marzo sono stati toccati picchi del 500%, scesi leggermente ad aprile al 450% per andare incontro ad un’inversione di tendenza fra giugno e agosto (tra -6% e -17%), risalendo infine in maniera allarmante al 202% fra settembre e ottobre.
Nonostante le segnalazioni di malattie professionali abbiano presentato un forte calo, le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale hanno rappresentato un terzo dei decessi totali denunciati all’Inail da inzio anno. Un dato significativo e preoccupante che apre un dialogo tutto nuovo su cosa significhi lavorare in maniera sicura.
Le soluzioni Zucchetti
Un grande aiuto alla gestione delle procedure in tema di sicurezza arriva da Zucchetti, che aggiunge la funzione Health Check al portale HR. Il lavoratore, anche tramite la comoda app ZConnect, può rispondere quotidianamente ad un questionario con cui attesta il suo stato di salute prima di accedere alla postazione di lavoro.
Per tutta la procedura di sicurezza al completo, invece, Safety Solution è l’applicativo che rivoluziona l’organizzazione dell’intero processo di prevenzione e controllo in linea con le disposizioni del Decreto Legislativo 81/08.
Cosa è possibile fare con Safety Solution?
- Valutazione dei rischi in base all’attività delineata e con possibilità di standardizzazione – con generazione automatica di scadenze entro le quali la valutazione deve essere rivista
- Proposta automatica di misure di prevenzione in base al risultato della valutazione dei rischi
- Sorveglianza sanitaria – visite mediche preventive e periodiche e gestione documentale delle idoneità per non preoccuparsi più delle scadenze
- Verificare lo stato di informazione, formazione e addestramento di ogni singolo lavoratore
- Gestione e archiviazione di tutta la documentazione
- Possibilità di gestire gli appalti e verificare i fornitori del servizio
- Compilazione e invio modello in caso di infortuni
- Controllo dei dispositivi di protezione individuale
